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Visualizzazione dei post da agosto, 2015

A “Casa Nostra”. Apre a Caltanissetta un centro di accoglienza per i piccoli migranti

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Apre a Caltanissetta una centro di accoglienza per minori non accompagnati. Si tratta di una struttura di “secondo livello”, che si prende cura dell’inserimento, istruzione e integrazione di quei minori giunti, dalle acque del Mediterraneo, senza genitori o parenti che si prendano cura di loro. A gestire la casa di accoglienza, sovvenzionata dai fondi erogati dalla Prefettura, è la cooperativa sociale Etnos. I minori, arrivati dal mare, dopo le generalità di rito,   passano in un centro di “primissima accoglienza” come quello presente a Montedoro e gestito dalla stessa cooperativa nissena . In seguito, divisi per sesso, i bambini e gli adolescenti vengono trasferiti e affidati a delle strutture che, in modo permanente e fino a nuova decisione dell’autorità giudiziaria, si prendono cura di loro. La struttura, ad oggi, l’unica della provincia nissena iscritta all’Albo Regionale, specificamente per minori stranieri non accompagnati, sarà gestita da personale qualificato e specificat

Minori “in affido”: un bagaglio di emozioni per il bambino e la famiglia ospitante

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  In Italia esiste la possibilità di chiedere alle   istituzioni competenti l’affidamento   di un minore e accogliere, temporaneamente, un bambino o una bambina nel proprio nucleo familiare. Destinatari del progetto sono minori che vivono situazioni di disagio familiare e che hanno bisogno di un luogo accogliente nel quale vivere in vista di un ricongiungimento con i propri familiari o in un’altra situazione permanente. Ogni bambino, infatti, ha diritto a vivere in un contesto familiare ospitale, stimolante per le proprie capacità intellettive e capace di sopperire a tutte le sue esigenze. Gli “affidatari” possono essere coppie o famiglie che, con un generoso atto di solidarietà sociale, accolgono un minore porgendo un beneficio non solo al bambino e alla sua famiglia di origine ma anche all’intera società. I bambini di oggi sono i cittadini di domani e prendersi cura dei “piccoli uomini” e “piccole donne”, sostenendo il loro processo di maturazione fisica e mentale, trasmettendo

"Papà" si diventa quando il bimbo è ancora dentro la pancia

L’arrivo di un bambino in una coppia è un momento di grandi emozioni e porta con sé la gioia del nuovo arrivo ma anche il timore di non essere adeguati alla responsabilità. Tra la madre e il figlio si crea un rapporto molto intenso già quando il piccolo è dentro la pancia: una condizione ovvia dato che, per nove mesi, il nascituro dipende completamente dalla gestante. Diversa, invece, è la condizione dell’uomo che in nessun modo si deve sentire escluso da questa nuova relazione, ma, al contrario, deve comprendere di essere un anello indispensabile della stessa catena. Non serve attendere la nascita, il rapporto padre-figlio può iniziare a costruirsi già prima del parto quando il bambino è dentro la pancia. Gli psicologi invitano i padri a iniziare a parlare con il piccolo, cantare delle canzoncine e soffermarsi a sentire i “calci” quando, negli ultimi mesi, sono evidenti anche dall’esterno. In questo modo si inizierà a instaurare un rapporto e far sì che, giorno dopo giorno, il ba

Famiglie allargate: un trand in crescita

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Le “matrigne” cattive, come quelle di Cenerentola, esistono soltanto nelle fiabe. Nella realtà, soprattutto in quella contemporanea, i legami affettivi tra persone che hanno già dei figli sono ormai molto frequenti e i nuovi partner cercano di instaurare un legame saldo con i bambini. Basta definirli “figliastri”, adesso sono tutti parte di una grande famiglia “allargata”. Un numero sempre crescente, come ha dimostrato l ‘ Istat   in un’indagine del 2010: ogni 1000 abitanti sono stati registrati 179 matrimoni e 286 separazioni. I genitori “single”, riscoprendo l’amore con altre persone, portano con sé i figli facendo entrare in famiglia un   “ terzo genitore ” con cui interagire. Per far sì che tutto proceda bene e i due nuclei riescano a integrarsi completamente, gli psicologi invitano a rispettare alcune regole e fissare paletti da rispettare. Per il benessere del minore il nuovo partner deve essere accolto lentamente, non deve forzare i tempi o imporre di farsi chiamare “mamm

Congedo parentale. Inps: “Gli ammortizzatori sociali saranno resi permanenti con un decreto attuativo”

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L’Istituto di Previdenza nazionale (Inps) interviene per alcuni chiarimenti in merito a quanto pubblicato questa mattina dal quotidiano “La Repubblica” in merito al congedo parentale. La possibilità del genitore di potersi astenere dal lavoro “su base oraria” è offerta fino al 31 dicembre 2015 ma con l’intento di renderla permanente “con la prossima approvazione, in via definitiva, del Decreto legislativo in materia di ammortizzatori sociali, con il quale viene prevista la copertura permanente dei relativi oneri”.   L’Inps precisa che “pur se il decreto attuativo non contempla un periodo transitorio, la disciplina introdotta rende assolutamente necessario l’adeguamento delle procedure amministrative e gestionali sia da parte dell’Istituto sia da parte dei datori di lavoro”. Ed è per questo motivo che sarà possibile redigere accordi aziendali che prevedano una disciplina di dettaglio interna e approvata sia dall’impresa sia dall’Inps. L’Istituto, appena approvata la riforma, ha

La scrittrice messinese Alessia Gazzola e la sua “Alice nel paese della… medicina legale”

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L’estate è arrivata ormai dirompente e con essa le vacanze. Nel preparare la valigia vale la pena sacrificare un paio di scarpe per mettere dentro l’intera collana di libri di Alessia Gazzola per immergersi nelle vicende di Alice Allevi, protagonista assoluta di tutti e 5 i romanzi attualmente pubblicati dalla scrittrice siciliana. Già dal suo primo libro, “L’allieva”, Alessia Gazzola è riuscita a conquistare il lettore che, una pagina dopo l’altra, rimane calamitato e incapace di distaccarsi dagli eventi e dal filo narrativo. Una saga legal thriller assolutamente da non perdere e che riesce a combinare insieme vita privata e ambiente di lavoro con un’alternanza tra intrighi, triangoli amorosi, legami di amicizia, crimini e raccolta delle prove. Intrecci avvincenti per una “contaminazione” vincente ormai perfettamente collaudata in molti telefilm americani (come ad esempio Gray’s Anatomy). Quel che conquista il lettore e rende le trame uniche nel loro genere è che Ali

Un aiuto per rientrare al lavoro: riqualificazione professionale e formazione continua

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Per una donna inserirsi nel mondo del lavoro è più difficile rispetto ai colleghi maschi. Un gap che aumenta nel caso in cui l'ingresso alle attività professionali slitta dopo il matrimonio e la maternità. per aiutare il reingresso è bene valutare un corso di riqualificazione professionale come suggerito dal sito Familydea.it Le innovazioni tecnologiche e l’internazionalizzazione di processi e procedure rendono sempre più impellente una riqualificazione professionale per quegli adulti. Si tratta di disoccupati che vogliono reintrodursi nel mondo del lavoro o di occupati con il desiderio di incrementare le proprie competenze e abilità professionali. L’Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori ( Isfol ), ente nazionale di ricerca sottoposto alla vigilanza del Ministero del Lavoro sul sito internet spiega che la “formazione degli adulti” include “sia le attività di istruzione e formazione permanente rivolte a tutti i cittadini, sia le attivi

Da Babbo Natale alla fatina dei denti: mai “rompere” i miti improvvisamente

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Scrivere una lettera, poggiare il dentino sotto il cuscino, cercare il coniglio pasquale. Queste sono soltanto alcuni miti che tramandiamo alle nuove generazioni con un pizzico di romanticismo e fingendo di crederci ciecamente. Ma quando è l’ora di raccontare ai nostri figli che non esiste Babbo Natale, la fatina dei denti o il coniglio pasquale? E come rispondere alle loro domande insistenti e, spesso, ovvie? Una risposta arriva dal portale Familydea.it Gli psicologi invitano gli adulti a preparare lentamente i bambini a questo passaggio epocale e non raccontare, da un giorno all’altro, che “non è vero niente”. Il bambino, infatti, da solo inizia a mettere in discussione la storia dopo averne parlato con i compagni, visto la mamma indaffarata a impacchettare regali altrui, chiedersi come arrivi Babbo Natale nelle case in cui non ci sono camini o come fa entrare la fatina se porta e finestre sono ben chiuse. Sono proprio questi fattori di dissonanza,