Colloquio di lavoro: la gravidanza va dichiarata?
L’Unione Europea combatte qualsiasi forma di discriminazione nel mondo del lavoro, sia a livello istituzionale sia normativo e l’Italia, in quanto stato membro, rispetta questo principio. Il genere femminile, ritenuto il “focolare domestico” sul quale poggia la gestione familiare si ipotizza – a torto – meno disponibile alla flessibilità richiesta nelle attività professionali. Il legislatore è sempre stato consapevole del fatto che la donna, durante il periodo di gravidanza, deve essere considerata come appartenente a una “fascia particolarmente debole e con scarso potere contrattuale” a prescindere dalle capacità professionali possedute. L’articolo 37 della Costituzione Italiana assicura “alla madre e al bambino una speciale e adeguata protezione” e, anche per questo principio ciascuna donna ha il diritto di non dichiarare la gestazione. Alcuni datori di lavoro poco onesti, per evitare il problema, potrebbero decidere di risolvere la questione “a monte” scegliendo, se sono a co