La scrittrice messinese Alessia Gazzola e la sua “Alice nel paese della… medicina legale”

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L’estate è arrivata ormai dirompente e con essa le vacanze. Nel preparare la valigia vale la pena sacrificare un paio di scarpe per mettere dentro l’intera collana di libri di Alessia Gazzola per immergersi nelle vicende di Alice Allevi, protagonista assoluta di tutti e 5 i romanzi attualmente pubblicati dalla scrittrice siciliana.

Già dal suo primo libro, “L’allieva”, Alessia Gazzola è riuscita a conquistare il lettore che, una pagina dopo l’altra, rimane calamitato e incapace di distaccarsi dagli eventi e dal filo narrativo. Una saga legal thriller assolutamente da non perdere e che riesce a combinare insieme vita privata e ambiente di lavoro con un’alternanza tra intrighi, triangoli amorosi, legami di amicizia, crimini e raccolta delle prove.
Intrecci avvincenti per una “contaminazione” vincente ormai perfettamente collaudata in molti telefilm americani (come ad esempio Gray’s Anatomy). Quel che conquista il lettore e rende le trame uniche nel loro genere è che Alice Allevi è una donna come tante, con i suoi difetti e limiti. L’assenza di perfezione assoluta la rende un personaggio affascinante nel quale il lettore si immedesima e prova empatia. Alice è graziosa, intelligente e volitiva ma dall’indole ribelle, maldestra a lavoro così come nei rapporti interpersonali. In istituto di medicina legale la specializzanda non è certamente “un’ape regina” né la “pupilla” dei professori ma è ugualmente capace di emergere dal buio dell’indifferenza e farsi notare per la sua capacità di guardare al di fuori degli schemi e della banalità.
Come la sua omonima, l’Alice descritta da Lewis Carroll nel Paese delle Meraviglie, la protagonista delineata dalla giovane scrittrice messinese è curiosa e si lascia tentare dall’irresistibile desiderio di non rispettare le regole e, nel seguire il suo flusso di pensieri, intuitivo, riesce sempre a “far centro” scoprendo l’assassino anche se, talvolta, le conseguenze possono rivelarsi dal sapore amaro.
Il tratto distintivo di questi romanzi pubblicati dalla Longanesi, quello che potrebbe essere definito “la ciliegina sulla torta”, è proprio lo stile di scrittura di Alessia Gazzola. L’autrice riesce a raccontare, con il suo stile fresco e genuino, una realtà tutt’altro che astratta contestualizzando i suoi romanzi nella contemporaneità citando programmi televisivi, brand aziendali, personaggi famosi e scrittori celebri che, ogni giorno, si trovano nella e nella quotidianità. Chi non beve una “coca cola” o guarda “Chi l’ha visto” in tv? Piccoli ma fondamentali particolari che contribuiscono a rafforzare la credibilità dei romanzi e che rendono Alice ma anche Claudio, Ambra, Arthur, Wally, Cordelia, Yukino e tutti gli altri personaggi descritti così simili agli amici, colleghi e conoscenti che il lettore conosce e frequenta nella vita reale.
Innamorarsi di queste storie è molto facile e, finita un’avventura (o sarebbe meglio dire risolto un omicidio) il lettore si chiede quale sia il prossimo “guaio” nel quale la giovane specializzanda di medicina legale si andrà a cacciare.
Non è ben chiaro se la concatenazione dei libri (in alcuni casi l’ultimo capitolo diventa il prologo del seguente volume) e le citazioni delle trame o dei titoli già pubblicati siano inseriti nella narrazione per una strategia editoriale che mira a vendere sempre più copie o, al contrario, un desiderio di regalare al lettore una visione globale dei personaggi. Un interrogativo che non interessa al lettore che, come affetto dalla “Sindrome da cuore in sospeso” si sente appagato dai flashback, ripresi tra le pagine, sorridendo al ricordo di un altro episodio già letto o pregustando le prossime avventure narrative.
Lo stile di scrittura di Alessia Gazzola è eclettico e passa dalle narrazioni epistolari (rivisitate in chiave moderna con le email) al discorso diretto, alla descrizione analitica di luoghi o situazioni. Filo conduttore è un linguaggio colloquiale, contemporaneo e ricco di descrizione dei personaggi, dei loro tratti somatici ma anche di quei piccoli atteggiamenti che connotano l’essere umano. Dai capelli color miele agli errori di pronuncia della lingua italiana (unico nel suo genere il linguaggio di Yukino e Nonna Amalia), dall’occhio leggermente strabico alla voce squillante al profumo “Declaration”. E questo solo per fare qualche esempio.
In pochi anni quello che viveva solo nella mente di un medico legale (Alessia Gazzola, 32 anni, è laureata in Medicina e Chirurgia e specializzata all’università di Messina in medicina legale) è diventato un fenomeno editoriale tradotto in diverse lingue e, a breve, per i suoi fan andrà in onda un telefilm che avrà, tra le protagoniste, Alessandra Mastronardi e Martina Stella.
I fan di Alessia Gazzola, che hanno già divorato “Una lunga estate crudele”, ultima fatica in ordine cronologico datata gennaio 2015, già si chiedono se è in cantiere il prossimo libro da leggere in un fiato ma l’attesa non sarà lunga poiché, come ormai è noto, “Un segreto non è per sempre”.

Fonte: Seguonews

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