Imprenditoria femminile e social network: le potenzialità di internet a vantaggio delle startup in rosa


La donna che in Italia sceglie di lavorare, a prescindere che sia dipendente, imprenditrice o libera professionista, incontra maggiori difficoltà per affermarsi rispetto ai colleghi maschi. Il talento, in una società ideale, dovrebbe bastare per avere successo o apprezzamenti da parte di clienti e fornitori ma questo, nella realtà quotidiana, non basta.
Il portale Familydea fa notare che, osservando il problema nella sua globalità bisogna ammettere l'esistenza di una forte “discriminazione di genere” che, però, può diventare in una risorsa da sfruttare: i social network e i portali si trasformano in un canale di comunicazione “vitale” per poter creare una rete di contatti.
Da un’indagine condotta dall’Osservatorio Cerved Italia Startup, in Italia circa il 18% delle startup è fondato da una donna, un dato al di sopra della media mondiale che si ferma al 10%.
Le imprenditrici hanno cercato di costruirsi, grazie al sapiente uso della tecnologia, la propria “ragnatela rosa” creando dei portali nei quali la domanda e l’offerta di lavoro è orientata, quasi esclusivamente, al “gentil sesso”.
“Chi si piglia s’assomiglia” recita un antico detto popolare e chi, meglio di una donna, può capire le esigenze del genere femminile? Nessuno “sconto” o “sgravio nel lavoro” ma una seria, competitiva e meritocratica selezione.
Sono tanti gli esempi da poter trovare in rete che da ormai quasi un decennio si stanno espandendo anche oltre i confini italiani o, come accade in molti settori, sono stati importati direttamente dall’America.

Non importa se si utilizza un social network come Facebook o Twitter o un portale internazionale: quel che conta, soprattutto se si cerca di far emergere e decollare la propria impresa rosa, è saper utilizzare gli hashtag (#), comunicare con “144 caratteri” e creare un’accattivante vetrina sui portali tematici. E se il prodotto o il servizio offerto è di qualità allora l’impresa diventerà di successo.


Fonte: Familydea 

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