Televisione e bambini: apparecchio da bandire o utile strumento per l’apprendimento?
La televisione: apparecchio da bandire dagli appartamenti
o utile strumento per l’apprendimento? Dal portale Familydea i pedagogisti invitano
i genitori a non assumere delle soluzioni estreme quando si parla di
televisione; la differenza tra “uso” corretto e “abuso”, infatti, non è
soltanto nell’aggiunta di due lettere.
I programmi per l’infanzia, ormai, sono pensati per i
bambini molto piccoli e realizzati per insegnare il mondo che li circonda. Dai
colori alla matematica, dall’alfabeto alle lingue straniere ma qual è il limite
da non superare? Quando la televisione si trasforma in una babysitter virtuale
e si sostituisce al genitore?
Fiorenzo Laghi, psicologo e docente all’Università Sapienza di
Roma, sconsiglia fortemente l’esposizione al mezzo televisivo al di sotto
dei 12 mesi e invita, negli anni successivi, a far accostare i bambini allo
schermo in modo graduale: dai 12 ai 24 mesi non oltre i 20 minuti al giorno e
poi, lentamente, aumentare senza superare le due ore al giorno.
Uno studio
condotto dai ricercatori dell’Iowa su un campione di 1320 bambini in
età scolare, infatti, ha evidenziato una correlazione tra le ore trascorse
davanti al televisore e la capacità del minore di mantenere alto il livello di
attenzione. In sintesi, passando più di due ore al giorno davanti al televisore
il cervello impara a registrare immagini e informazioni “veloci”. Il cervello,
se abituato a una stimolazione costante di luci, variabilità nell’intensità dei
suoni e situazioni, dunque, impara a “stancarsi”.
Non si tratta, però, solo del tempo trascorso ma anche
della qualità dei programmi. L’adulto non deve mai lasciare il telecomando al
minore e valutare con attenzione ciò che viene trasmesso. È importante, infine,
non “parcheggiare” il piccolo davanti al mezzo televisivo ma restargli al
fianco, aiutarlo a comprendere ciò che vede e a esternare le proprie emozioni.
In questo modo, inoltre, si otterrà un altro risultato: trascorrere del tempo
di qualità con il piccolo.
Fonte: Familydea
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