Domenica a Caltanissetta tutte le ville pubbliche restano chiuse. I genitori chiedono un'area verde per i bambini

Portare i bambini all’aria aperta facendoli giocare liberamente e in uno spazio sicuro e attrezzato per le loro esigenze. Per i genitori nisseni questa semplice azione è pressoché impossibile e, per trovare scivoli e altalene bisogna spostarsi almeno a San Cataldo.
“Abbiamo promesso ai nostri figli di portarli al parco giochi o in una qualsiasi area verde ma, dopo aver girato tra Villa Monica (via Turati), Parco Robinson (Via De Amicis), Villa Amedeo (Viale Regina Margherita) e Villa Cordova (corso Vittorio Emanuele) abbiamo dovuto rinunciare e, tra pianti e delusioni ci siamo dovuti spostare in Piazza della Repubblica con le sue pericolose strutture ormai devastate dai vandali”.
Questo è soltanto uno dei tanti commenti che nella giornata di ieri sono circolati tra i genitori amareggiati ma anche molto arrabbiati con un’amministrazione pubblica che è stata definita “non attenta alle esigenze delle famiglie e dei bambini che, oltre agli eventi culturali, deve garantire un’area dove poter giocare”.
I bambini (come si vede dalla fotografia in copertina) sono rimasti fuori dai cancelli mentre alcuni ragazzi, noncuranti delle buone maniere e dei cancelli sbarrati, hanno scavalcato le ringhiere di recinzione per entrare nel parco e vandalizzare i siti.
L’assessore Falci questa mattina ha garantito che le ville saranno tempestivamente riaperte e che non si verificheranno più simili episodi. Il problema, ha spiegato il responsabile del verde pubblico, è legato all’assenza di fondi per pagare i lavoratori Rmi designati come custodi delle ville. Una situazione “nuova” per le due aree verdi nel centro storico che, però, da ormai diverse settimane si registra nel Parco Robinson, una villa che era stata recuperata e rimessa in sicurezza dall’associazione Birbalandia. Quest’ultima, nel suo primo anno di gestione si era mostrata, con umiltà e dedizione, come un ottimo esempio di partecipazione tra pubblico e privato organizzando all’interno del parco eventi ludici e ricreativi. L’assenza del custode, però, sta mettendo a rischio la prosecuzione di un esempio virtuoso di solidarietà civica a vantaggio di tutti i cittadini, soprattutto i più piccoli.
L’assessore ha spiegato che manca la figura di un coordinatore che possa evitare disguidi e ritardi nell’applicazione delle decisioni prese. “La gestione delle ville pubbliche era stata pianificata – ha spiegato – ma è mancata la comunicazione finale ai soggetti delegati ad aprire le aree. Una situazione che certamente non si ripeterà più”.
Una promessa che i genitori auspicano possa essere mantenuta nel tempo.
“In fase di definizione – ha concluso l’assessore -, anche per la riapertura di Villa Monica, chiusa al pubblico dal settembre 2013 dopo che l’associazione Assogen ha deciso di non rinnovare la convenzione”. Per quest’area si prospetta una nuova convenzione con il comitato Balate Pinzelli. “Vogliamo prenderci cura del verde pubblico nel nostro quartiere e non solo Villa Monica – ha spiegato il Presidente Carmelo Bosco – ma solo se il Comune si impegna a sostenere le spese di manutenzione. L’area verde, attrezzata di giostre per l’infanzia, necessita per la sua conformazione di circa 20 mila euro l’anno. Un costo che certamente il quartiere Balate Pinzelli non può sostenere”.

Fonte: Seguonews

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