Caltanissetta contro la violenza sulle donne: mostre e dibattiti per sensibilizzare la società

Oggi, 25 ottobre, è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, un fenomeno sempre più dilagante e che si caratterizza, per la maggior parte dei casi, con abusi da parte di persone molto vicine alle vittime.
Per spezzare la catena dell’indifferenza e far venire alla luce il fenomeno che, da quanto indicano i dati nazionali, esiste soprattutto in modo sommerso, si organizzano incontri, mostre e tavoli tecnici per comprendere come cambiare la cultura della società e supportare le vittime.
Anche Caltanissetta ha deciso di lottare per le proprie donne e proprio con questo intento è nato il coordinamento del centro antiviolenza che coinvolge 11 associazioni che lavorano – ciascuno nel proprio ambito e con la propria specializzazione di tipo legale o psicologica – per un percorso comune di rinascita. Un coordinamento che da febbraio ha aperto un dialogo con l’amministrazione pubblica e al fine di creare un’unica struttura dedicata – cosa che ancora non esiste nella nostra provincia – che possa, dal momento degli abusi (quindi ancor prima della denuncia) fino al raggiungimento della piena autonomia (anche economica – professionale) supportare le donne.
In questa giornata e per tutta la settimana in città si potrà assistere ad alcuni eventi che, diffusi in diversi luoghi e organizzati con differenti modalità vogliono sensibilizzare la società civile e lottare per dire “basta!” agli abusi. L’intento di una pluralità di eventi è quello di raggiungere, a macchia olistica, il maggior numero di persone con differente età, estrazione sociale o professione poiché chiunque può essere vittima o essere a conoscenza di eventi violenti e chiunque può attivarsi affinchè si interrompa la catena di sofferenza e dolore.
Questa mattina, alle 10.30, la Presidentessa del Consiglio comunale di Caltanissetta, Leyla Montagnino, ha convocato una seduta comunale con un unico punto all’ordine del giorno: la Celebrazione giornata internazionale contro la violenza sulle donne; un momento in cui si discuterà dei soprusi vissuti dalle donne e delle strategie per contrastare il fenomeno.
Sensibilizzare non soltanto “gli adulti” ma anche i giovani infondendo la cultura del rispetto della persona umana a prescindere dal sesso. E il coordinamento antiviolenza ha pensato bene di partire già dagli adolescenti e, nelle scorse settimane, ha visitato alcuni istituti di scuole medie superiori della città scegliendo, con un gruppo di studenti, dei brani significativi per riassumere il fenomeno. Oggi gli stessi studenti si recheranno nelle altre classi del loro istituto per poter leggere i brani scelti.
Da oggi fino a giorno 30, in aggiunta, nell’atrio del Comune di Caltanissetta e nelle vetrine dei negozi del centro storico saranno esposte delle fotografie “a tema” realizzate da Danilo Riccobene, Ferdinando Scavone, Ettore Maria Garozzo, Aurelia Armatore, Fiorenza Drago, Bruno Pio Sari, Maria Volpe, Lillo Micciché, Ylenia Marchese e Maurizio Geraci.
Nel pomeriggio, a cura del centro anti stalking e del “Coordinamento anti violenza sulle donne” di Caltanissetta, istituito dall’associazione “Galatea Onlus” si terrà il dibattito a partire dalle 17,30 alla biblioteca Scarabelli.
Sono previsti gli interventi di Rita Insalaco di Galatea Onlus, Anna Giannone, portavoce del Coordinamento contro la violenza sulle donne il criminologo Mammano e Piero Cavaleri, assessore comunale alle politiche sociali. Negli interventi verranno affrontati i casi di violenza e stalking, un approfondimento sui progetti già realizzati e da portare avanti per combattere la violenza di genere. A conclusione dell’incontro si esibiranno le ragazze della scuola di danza “Scarpette Rosse”.
Alla Biblioteca Scarabelli, da sabato 22 e fino a giovedì 27 è aperta al pubblico la mostra “Prospettive di rinascita: dalla violenza si può uscire” con le tele di Enza Falzone, Fausta Caldarella, Lorenzo Ciulla, Marcella Arena, Mauro Fornasero, Yrene Ceccarelli e Silvia Cortese.
Domani, alle ore 19.30, sarà proiettato il film “Ti do i miei occhi” presso la sede dell’associazione “Attiviamoci insieme” di Via Babbaurra a San Cataldo. Dopo il film si gusteranno i piatti preparati dalle componenti del Coordinamento Contro la violenza sulle donne.
“L’intento delle 11 associazioni del coordinamento – ha spiegato la coordinatrice Giannone – mira a non spegnere mai i riflettori su questo problema e organizzare, a rotazione, almeno un evento al mese per i prosismi due anni”. Luci sempre accese su un fenomeno che, per le vittime, dura 365 giorni l’anno e, come loro non hanno alcuna “tregua” dai soprusi anche il coordinamento non lo deve lasciare a chi approfitta della debolezza altrui.
Un altro problema che impedisce lo sradicamento di questo fenomeno è la poca fiducia che la donna ripone nella capacità dello Stato e delle associazioni di tutelarla e proteggerla dal proprio aggressore.
“Dobbiamo fare passare il messaggio che noi ci siamo e che è possibile avere un futuro migliore” ha ribadito Anna Giannone spiegando come l’azione del coordinamento non limita al sostegno – seppur fondamentale – alle donne ma opera con azioni di sensibilizzazione tra i cittadini e costituisce protocolli d’intesa con le istituzioni pubbliche e la magistratura per colmare alcune lacune nell’applicazione delle leggi previste nel nostro ordinamento. Uno degli obiettivi preposti dal coordinamento è anche quello di creare un nodo locale per comprendere a fondo la dimensione del fenomeno: “Ancora molte donne non denunciano e non possiamo contare su cifre reali ma quel che sappiamo – conclude Giannone – è che è un mondo sommerso che esiste e va cancellato. Le vittime devono comprendere che dal primo approccio con noi non saranno abbandonate ma, al contrario, supportate per trovare un luogo dove vivere (anche se con sé porta i propri figli), un percorso formativo e un inserimento nel mondo del lavoro” perché è possibile sopravvivere alle esperienze negative ma per farlo e non finire nella “cronaca nera” bisogna avere il coraggio di chiedere aiuto.
foto di Ettore Garozzo: Coordinamento del centro antiviolenza sulle donne.
Fonte: Seguonews

Commenti

I più letti dal web

Una tavola briosa? Come piegare i tovaglioli a forma di calla o di diamante

Con Alice in Wonderland di Tim Burton gli abiti diventano metafora dell’identità

Viaggio nel Salento: vacanza da vivere in coppia o con bambini

Gli abiti della Collezione Piraino in mostra a Caltanissetta fino al 22 aprile